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mercoledì, novembre 03, 2010

Scie di condensa: come l'ignoranza le può trasformare in scie chimiche!!

Un'altro sacco di scempiaggini del Corrado nazional-popolare nonché fisico bestiale Penna: come l'incompetenza totale su un argomento possa essere utilizzata per dimostrare una serie di idiozie inesistenti: l'autore evidentemente non si è nemmeno preso la briga di verificare questo, per esempio http://it.wikipedia.org/wiki/Vortici_d%27estremit%C3%A0_d%27ala, mentre il Penna, ovviamente, ricopia senza nemmeno sapere cosa sta copiando, regolare (LOL).

Dal solito http://scienzamarcia.blogspot.com/

Scie differenti dallo stesso aereo! L'ennesima prova delle scie chimiche

Dal sito skywatchercellardoor



Ecco l'ennesima prova delle irrorazioni nei nostri cieli tramite aeromobilLa prima sequenza mostra un velivolo (747) irrorare due differenti tipi di sostanze: una scia è non persistente e l'altra risulta essere semi-persistente di tipo filiforme.


Se si trattasse di semplice vapore di condensa (e parleremmo di contrails) le scie prodotte dovrebbero dissolversi in modo omogeneo, ovvero in tempi e modalità pressoché identiche. Ciò non avviene e questo è un chiarissimo segno della natura artificiale di tali scie.


La seconda sequenza mostra una scia di tipo non persistente e dall'aspetto molto particolare.


Fin troppo evidente che tali scie non possono essere scie di condensa, ma che si tratti di composti irrorati da appositi dispositivi distinti dal motore; quando osserviamo simili scene l'unica interpretazione possibile è che vengono dispersi prodotti chimici differenti rilasciati da due ugelli differenti.


Simile fenomeno si può notare osservando attentamente il cielo, quando capita di vedere un  primo aereo che lascia una scia a lunga persistenza e immediatamente dopo un altro aereo che vi passa attraverso rilasciando una scia che persiste meno di due minuti.


Nel filmato qui sopra vediamo due scie formatesi nello stesso luogo e nello stesso tempo e che quindi non possono essere soggette a due leggi della fisica differente tanto da avere differente persistenza; allo stesso modo osservando il cielo a volte si nota il medesimo fenomeno quando due arei passano nello stesso luogo e nello stesso tempo rilasciando scie dal comportamento totalmente differente.


I disinformatori asseriscono con disinvoltura che le scie interrotte sono dovute al fatto che l'aereo incontra nel suo volo (supposto ad alta quota!) zone in cui la temperatura e l'umidità variano rapidamente. Peccato che una tale disomogeneità di temperatura ed umidità ad alta quota è pressoché impossibile, dato che ci si trova lontani dalle disomogeneità presenti in superficie  (ad esempio differenze di temperatura tra zone fresche vicine al verde e zone calde urbanizzate). Per altro il fenomeno delle scie interrotte spesso si verifica proprio sopra le nostre teste ed è facile vedere dal vivo come l'aereo in questione attraversi zone dove la  disomogeneità termica non c'è nemmeno a bassa quota, figuriamoci a 8 km di altezza, dove di regola volano gli aerei commerciali.


Ma questo filmato taglia la testa al toro e rende vane le disquisizioni sottili e fumose con cui certa gente cerca di nascondere la terribile verità sulle operazioni criminali di aerosol clandestino: i veleni chimici dispersi ricadono presto o tardi a terra e si immettono anche nella catena alimentare tramite il cibo e l’acqua, venendo così inalati, mangiati e bevuti sia da noi che dagli altri esseri viventi


E diciamolo pure, osservando attentamente il cielo si osservano a volte
aerei con scia che manifestamente volano molto ma molto bassi, tanto che si distingue ogni particolare del velivolo. Se anche il colonnello De Simone, noto negazionista delle scie chimiche, afferma che quelle che le scie di condensa si formano ad alta quota, ciò vuol dire che l'osservazione diretta e continua del cielo rappresenta il miglior mezzo per rendersi conto dell'esistenza delle scie chimiche.

Diffondete questo filmato scaricandolo in
formato .mov  o in formato .avi  (entrambi i formati sono di circa 32 Mega byte).

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