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domenica, febbraio 27, 2011

2011: ancora nessuna vaccinazione forzata??

Da anni i colpottisti ignoranti ed esilaranti ci rompono le... scatole con il fatto che, inevitabilmente, a momenti, qualcuno busserà alla nostra porta e ci obbligherà, con la forza se necessario, a recarci al più vicino centro di vaccinazioni, con tutta la nostra famiglia, a vaccinarci in massa con l'intento di massacrarci tutti, riducendo drasticamente la popolazione mondiale a favore di un' èlite di potenti che se la godranno per i prossimi 100 anni in pochi (ma buoni??).


Ebbene: anche il 2010 è finito e l'anno nuovo ci avvicina alla fine della "brutta" stagione, quella che tipicamente è prerogativa di influenze, virus e malattie da raffreddamento, (tutte inventate o costruite in laboratori ROTFL secondo i complottisti ignoranti) senza che nessuno di noi sia stato "ancora" costretto a subire le vaccinazioni forzate.




Per questo ringrazio tutti i complottisti falsi, in malafede e ignoranti perchè un po' di buonumore non guasta mai ... e loro, di esilaranti c...ate, ne sanno, orca se ne sanno!


GRAZIE PAGLIACCI


Arrivederci ai prossimi ossessionati.

venerdì, febbraio 25, 2011

Angolo del buonumore (si fa per dire): gli antivaccinisti ispirati dai talebani?

Ora ho capito, finalmente, la fonte principale di ispirazione dei complottisti da strapazzo che "lottano" (si, col sedere su una poltroncina davanti allo schermo del pc) per convencere la gente a non vaccinarsi. L'Articolo, datato 2009, si trova al link

I talebani contro il vaccino anti-polio

I talebani in Pakistan uccideranno chi tenterà di vaccinare contro la poliomielite gli oltre 300 mila bambini musulmani sotto il loro diretto dominio. “Quelle vaccinazioni sono uno strumento degli Stati Uniti, provocano sterilità con il fine di ridurre la popolazione musulmana” recita la surreale fatwa dei talebani, che premono anche alle porte di Kabul. Due anni fa era stato ucciso il medico anti-polio Abdul Ghani, proprio mentre tentava di convincere i genitori di un villaggio a non ascoltare gli imam locali. Stop ai vaccini degli “infedeli americani” dunque. Un metodo usato spesso anche dai combattenti comunisti in Vietnam. Andavano in un villaggio e a quei bambini che erano stati vaccinati, tagliavano un braccio. Una storia entrata anche nella storia del cinema grazie al colonnello Walter Kurtz di Apocalypse Now: “Ricordo quand’ero nelle forze speciali. Andammo in un campo a vaccinare dei bambini contro la polio. Lasciato il campo fummo raggiunti da un vecchio in lacrime, cieco. Dopo la nostra partenza erano venuti i Vietcong e avevano tagliato ogni braccio vaccinato. Le piccole braccia erano lì, in un mucchio”.
© - FOGLIO QUOTIDIANO

di Giulio Meotti

Fine

Proprio così, l'ispirazione dei complottisti che pensano che i vaccini (e non solo) siano armi nelle mani del nwo (New World Order, ROTFL) per ridurre la popolazione. A questo livello sono ridotti: talebani del mondo occidentale, eheh.

In effetti, a pensarci bene, non hanno tutti i torti: da quando hanno iniziato a vaccinare con percentuali di copertura, in moltissimi paesi, dall'80% in su .... la popolazione mondiale si è ridotta drasticamente ... e quelli sopravvissuti sono tutti malati, menomati, scemi.... 

O NO??

Ovviamente gli unici sopravvissuti, sani e svegli, sono i complottisti ... no, no, loro non sono scemi, lo si capisce dai loro esilaranti articoli. Si potrebbero definire, meglio, un mix tra Forrest Gump e Jerry Lewis: un po' scemi e un po' ridicoli.

Arrivederci al prossimo ossessionato

Dedicato ai lettori delle cialtronerie complottiste

Articolo originale visibile al link:

http://www.sconfini.eu/Medicina/bambini-e-vaccini-una-scelta-difficile.html

Bambini e vaccini: una scelta difficile


Il tema delle vaccinazioni è uno dei più discussi in campo sanitario: se da un lato sono consigliati dalla maggior parte dei medici, dall'altro assistiamo ad una vera e propria levata di scudi da parte di associazioni che ne denunciano la presunta nocività. Dal momento che il problema interessa in particolare i bambini, in quanto i primi vaccini vengono somministrati proprio nei primi mesi di vita, siamo andati a sentire il dottor Andrea de Manzini, specialista in pediatria ed in immunologia clinica. Il primo vaccino a cui le nuove generazioni sono sottoposte è l'esavalente, che contiene quattro vaccini obbligatori (per la poliomielite, la difterite, il tetano e l'epatite B) e due facoltativi (per pertosse e meningite da emofilo). Secondo quanto afferma il dottor de Manzini, l'esavalente viene accettato di buon grado dai genitori del Friuli Venezia Giulia perché convinti della sua efficacia. Ma non solo: in molti, nella nostra regione, decidono di sottoporre il proprio figlio anche ad alcuni vaccini non obbligatori, ovvero quelli che vengono consigliati dai medici per evitare di incorrere in altre malattie meno frequenti, sebbene altrettanto gravi. Il vaccino più utilizzato tra quelli non obbligatori è il trivalente che comprende morbillo, rosolia e parotite. Oggi, inoltre, sono in gioco alcuni vaccini che possono o potranno in futuro evitare l'insorgere di alcuni tumori in cui i virus giocano un ruolo rilevante, come quello al fegato o il papilloma virus che colpisce il collo dell'utero.

Dottor de Manzini, che cos'è il vaccino?
"Il vaccino è una sorta di imbroglio all'organismo. Noi presentiamo al nostro corpo una finta malattia, con tutte le caratteristiche di quella vera. L'organismo impara a reagire così da rispondere in modo efficace nel caso in cui venga aggredito realmente. Il vaccino ha dimostrato di essere il secondo gradino in ordine di riduzione della mortalità dopo la potabilizzazione delle acque e prima degli antibiotici".

Sottoponendoci ad un vaccino, quindi, inseriamo nel nostro corpo una malattia...
"Una volta s'inseriva una malattia con le stesse capacità di indurre l'immunità di quella originale, ma più lieve. Adesso le soluzioni sono ancora più sofisticate e molto spesso iniettiamo addi
altAndrea de Manzini
rittura una fotografia di quella malattia, così da evitare il più possibile effetti collaterali. In alcuni dei moderni vaccini, in quelli cosiddetti ricombinanti per esempio (a base di antigeni purificati e non di virus o batteri interi), non inseriamo il germe completo ma soltanto alcuni frammenti. Grazie all'ingegneria genetica si è riusciti a far produrre ad alcuni batteri delle molecole che consentono al nostro sistema di difesa di montare una risposta immunologica non minore di quella che verrebbe montata nel caso di contatto con la malattia vera".

Quanti tipi di vaccini ci sono?
"Ce ne sono tanti, ma quelli che vengono somministrati in modo obbligatorio a partire dal compimento del secondo mese di vita sono quattro: quello per la poliomielite (che è stato la grande rivoluzione della politica vaccinale di questo secolo grazie alla quale si è riusciti ad eliminare questa malattia nel nostro Paese), per il tetano, per la difterite (altra malattia che noi pediatri di oggi probabilmente non sappiamo nemmeno più diagnosticare visto che è totalmente scomparsa), e da non molto anche quello per l'epatite B, inserito con la finalità di rendere tutta la popolazione esente da questo virus che può portare all'insorgenza del cancro del fegato. Non sono obbligatori, invece, i vaccini per la pertosse e per la meningite da emofilo, inseriti nell'esavalente. Nonostante siano facoltativi la maggior parte dei genitori li richiedono per i propri figli, perché queste due malattie sono tra le poche che possono mettere un bambino a rischio di vita nel primo anno di età. Inoltre, il fatto di essere riusciti ad inserire più vaccini in un unico, quello esavalente, ha fatto diminuire i costi e i disagi per i piccoli, rendendo il vaccino più efficiente".

Ci sono altri vaccini non obbligatori?
"Certamente, e sono molti. Sono a mio parere tutti consigliabili, anche se va detto che questo porta a dei costi economici non indifferenti, oltre al fastidio per il bambino che deve sottoporsi con molta frequenza a iniezioni per completare tutti i cicli. Quindi vanno pesati costi e benefici".

Quali consiglierebbe nonostante questi inconvenienti?
"Beh, tra i sei mesi di vita e l'anno, consiglierei quello per la meningite da pneumococco (che previene anche le polmoniti) e quello per la meningite da meningococco, che sono patologie prevalenti nei primi tre anni di vita".

Quanto costano?
"Abbastanza, circa 80 euro a dose. Inoltre, la capacità di indurre una buona immunità cresce con l'età del bambino e perciò con l'aumentare dell'età di inizio diminuiscono le dosi necessarie: se lo faccio prima dell'anno di vita, devo sottoporre il bambino a tre dosi di pneumococco e due di meningococco; se lo faccio dopo l'anno, devo fare due dosi da pneumococco e una di meningococco. In ogni caso il costo complessivo si aggira circa sui 400 euro se li paga il paziente. Ma oggi il sistema sanitario li offre a prezzi minori nei consultori".

Sono numerose le associazioni nate con lo scopo di informare la popolazione sui rischi dei vaccini. Quali sono, quindi, gli effetti collaterali?
"I rischi sono davvero bassi. Ci sono effetti legati al vaccino come tale ed effetti legati al fatto che si fa un'iniezione e s'inietta una sostanza estranea. Questi ultimi sono sovrapponibili ai problemi che può dare una puntura di zanzara o il morso di una mosca o l'assunzione di un antibiotico o di un alimento. Quelli legati al vaccino sono per definizione (altrimenti nessuno di noi si sognerebbe di vaccinare) minimi in confronto agli effetti collaterali della malattia selvaggia. Ad esempio, il vecchio vaccino della poliomielite che si usava in Italia (il Sabin) dava effetti collaterali paragonabili alla malattia nella misura di un caso ogni 200 mila dosi. Le cifre parlano chiaro...".

Esistono anche dei vaccini cosiddetti di nicchia. Quali sono?
"Per esempio, c'è quello per l'encefalite da virus delle zecche. Sebbene i casi diagnosticati siano ancora pochi, il vaccino è molto richiesto dal momento che spesso i bambini trascorrono il tempo libero in mezzo ai prati delle nostre zone, notoriamente popolate di zecche. Ed è un vaccino nella prospettiva probabile di una diffusione del virus nelle zecche simile a quella da anni in atto in Austria, dove quasi tutti si vaccinano (ci si vaccina dopo il primo anno di vita)".

Volendo sottoporre un bambino a più vaccini, compresi quelli non obbligatori, quale sarebbe il calendario vaccinale?
"Un bell'impegno! A due mesi l'esavalente (difterite, tetano, pertosse, meningite, epatite e poliomielite), a quattro mesi si ripete, a sei mesi s'inizia il ciclo per la meningite da meningococco e pneumococco (dopo due mesi la seconda dose di pneumococco). Entro l'anno di età si fa di nuovo l'esavalente, dopo l'anno si fa la seconda dose di meningococco e la terza di pneumococco, e subito dopo per morbillo, rosolia e parotite".

Non è esagerato?
"Credo che la cosa migliore sia far scegliere liberamente ai genitori a quali vaccini sottoporre il figlio sulla base anche del proprio stile di vita. Il bambino che non va mai in Carso o in zone a rischio zecca, e quindi non ha occasione di essere morso da una zecca, perché mai dovrebbe sottoporsi all'anti-TBE? In ogni caso l'argomento è molto delicato, anche se credo che il vaccino sia una scelta adeguata ai nostri tempi ed alla nostra attuale situazione sociale e sanitaria. Tutti i vaccini possono avere effetti collaterali (per esempio quello per la pertosse), ma comunque sono sempre pesati rispetto ai problemi che darebbe la malattia vera e propria. Non dimentichiamo poi che un bambino che sta male significa anche una mamma o un papà che non lavora, o una famiglia che non va in vacanza, oppure un papà e una mamma che prendono magari anche loro la malattia. A questo proposito, se mi è consentito mandare un messaggio, ritengo realmente urgente una decisione istituzionale riguardo alle modalità di offerta di una vaccinazione di massa per la varicella negli adolescenti che non l'abbiano ancora fatta: l'attuale situazione è che abbiamo un ottimo vaccino e continuiamo a non usarlo. Dovendo riassumere l'atteggiamento generale nei confronti dei vaccini, ritengo che ci siano in gioco da un lato una scelta razionale che porta a vaccinare il bambino per evitare che incorra nella malattia, dall'altro una scelta irrazionale che impone di non iniettare nel corpo del figlio un qualcosa di estraneo. Anche se non la condivido, è giusto che anche quest'ultima scelta vada rispettata. Il ruolo dei medici è quello di informare, poi la scelta è libera".

Qual è l'atteggiamento dei genitori?
"Laddove si è tolta l'obbligatorietà dei vaccini, i tassi delle vaccinazioni sono rimasti praticamente invariati. A parere mio, è una scelta giusta perché così togliamo alle associazioni anti-vaccino un'arma; loro si battono contro l'obbligatorietà dei vaccini anche in quanto la trovano una scelta illiberale. Oggi anche se molti vaccini non sono obbligatori, la gente ha capito che sono utili".

Cosa succede se un genitore non sottopone il proprio figlio ai vaccini obbligatori?
"Incorre in una multa. La trovo una soluzione assolutamente sbagliata: un vaccino (e quindi la salute di una persona) non può essere barattato con una multa! Rispettiamo ogni singola scelta e cerchiamo di formare i genitori ascoltandoli e mettendoci a loro disposizione".

Com'è diminuita l'incidenza di alcune malattie grazie all'intervento dei vaccini?
"Dovendo fare qualche esempio, posso dire che il vaiolo è scomparso grazie al vaccino, tanto da sospenderne la vaccinazione: oggi non esiste più. Anche quello per la poliomielite è stato un grande successo. Per quest'ultima malattia il vaccino esiste ancora, ed è stato perfezionato: non viene più assunto per via orale, ma viene iniettato intramuscolo per togliere quel po' di tossicità che aveva quello per bocca (il Sabin). Il morbillo fino a venti anni fa si presentava con epidemie massicce, ogni due anni, vuotando intere scuole e uffici; oggi questo non avviene più da noi, grazie ai vaccini. Ora l'obiettivo è quello di creare nuovi vaccini che ne contengano più di uno: per esempio, alle sei vaccinazioni presenti nell'esavalente si sta cercando di aggiungere anche quelle per la meningite da meningococco, da pneumococco, per il rotavirus (che comporta la principale causa di morte per diarrea e disidratazione negli Stati Uniti). A presto avremo il vaccino contro il papilloma virus, che provoca il cancro dell'utero nella donna".

Cosa dire del tanto discusso vaccino per l'influenza?
"A differenza di quello che si dice ogni anno nella stagione dell'influenza, il bambino non ha maggiori rischi rispetto al resto della popolazione. Lo dimostrano i numeri. Questo grazie all'assistenza pediatrica che già da sola fa fronte alle reali complicanze dell'influenza".

Quindi non ha senso vaccinare un bambino per l'influenza?
"Non ha senso se penso allo stress per il bambino: bisogna iniettare una dose più un richiamo, e poi un richiamo ogni anno visto che il virus dell'influenza cambia continuamente. Se poi guardiamo i numeri, vediamo che la probabilità che un bambino vaccinato non incorra nell'influenza è molto bassa. Però ha senso vaccinare perché se vaccino tutti i bambini tolgo un "serbatoio" e quindi faccio girare meno l'influenza... In ogni caso ha più senso vaccinare l'adulto".

E la tanto temuta influenza aviaria?
"Aver paura oggi dell'influenza aviaria significa aver paura che la Luna ti cada in testa. È un problema ancora lontano e quindi c'è tutto il tempo per attrezzarsi al fine di fronteggiarla. Gli organi competenti lo stanno già facendo".

Prima di fare un viaggio, quali sono i vaccini da consigliare?
"è difficile dare una risposta esauriente perché dipende dalla zona che si vuole raggiungere. Di certo, credo che per qualsiasi viaggio da intraprendere sia sensato preventivamente sottoporsi al vaccino per l'epatite A, che tra l'altro costa poco. Solo per dare qualche numero: ogni mille persone in viaggio per un mese, tre si prendono un'epatite A. Per il resto, si deve valutare in base al singolo caso e all'età del bambino".

Silvia Stern

Fine

In particolare:

"Qual è l'atteggiamento dei genitori?
"Laddove si è tolta l'obbligatorietà dei vaccini, i tassi delle vaccinazioni sono rimasti praticamente invariati. A parere mio, è una scelta giusta perché così togliamo alle associazioni anti-vaccino un'arma; loro si battono contro l'obbligatorietà dei vaccini anche in quanto la trovano una scelta illiberale. Oggi anche se molti vaccini non sono obbligatori, la gente ha capito che sono utili".""

Sono sempre di più le persone coscienziose, intelligenti e consapevoli della fortuna di cui le nostre generazioni e quelle future godono e godranno, alla faccia di quegli ignoranti, prezzolati e idioti disinformatori che propinano falsità in lungo e in largo sui loro blog-discarica.

PS: attenzione, cari lettori delle cialtronerie complottiste, perchè, a mio parere (spesso si contraddicono stupidamente) la stragrande maggioranza di quelle persone è certamente vaccinata, vaccina i figli e si cura con le medicine tradizionali. Poi, quasi sempre per interesse, propina idiozie pericolose e stravaganti assolutamente da evitare.

Arrivederci al prossimo ossessionato



giovedì, febbraio 24, 2011

A proposito di "medicina alternativa" che non guarisce e talvolta uccide...

Un documento un po' datato (2007) ma che si ricollega agli ultimissimi articoli; giusto per non dimenticare che da una parte all'altra del pianeta, costantemente e sempre più diffusamente, certe pratiche non solo non guariscono, non solo rubano tempo alle cure ideali rendendo poi le stesse tardive ed inutili, ma, talvolta (per usare un eufemismo!), uccidono pure.

Qui il link al quale potrete trovare qualche notiziola in merito:



Di nuovo: meditate gente, meditate...

Arriverci al prossimo ossessionato.

La medicina alternativa funziona: parola di Eleonora Brigliadori

Torna di moda la Brigliadori ora che è stata "recuperata" per partecipare all'"isola dei famosi", l'ormai noto reality che va in onda da parecchi anni sulla rai. Ho visto alcuni pezzi della trasmissione ieri sera, la seconda puntata, tra le varie pause di gioco (e l'intermezzo tra il primo e secondo tempo) della partita di calcio Marsiglia-Manchester e, più tardi, durante le rarissime pubblicità di un telefilm che amo seguire. In un caso ho avuto modo di vedere e sentire la Brigliadori che insisteva sul fatto che lei non mangia carne, solo vegetali e che beve acqua purificatrice, facendo notare alcune boccette d'acqua di Lourdes, Fatime e altri luoghi sacri per i cristiani. Ha anche fatto ben notare che lei è una che non si vaccina e non prende medicine perchè non servono e, anzi, lascia intendere che probabilmente fanno più male che bene. Precisa, inoltre, che lei il vaccino contro il vaiolo non lo ha voluto fare e lo ha imposto come condizione necessaria agli organizzatori della trasmissione: prendere o lasciare. Bello, penso io, sei su un'isola con tutta gente conosciuta, tutti vaccinati e sostieni che non serve il vaccino perchè la tua acqua è sufficiente? Forse il fatto che essendo tutti vaccinati crea le condizioni necessarie a evitare il contagio, quindi anche per l'unica persona che non si è vaccinata? Eh!

Inoltre, ricordandomi della sua pubblicità ad un metodo alternativo di cura del cancro sono andato un po' a cercare le sue dichiarazioni e ho trovato proprio alcuni articoli che evidenziavano le sue interviste in merito e la sua convinzione di essere guarita dal cancro maligno senza alcuna cura, semplicemente cambiando dieta ed affidandosi ad una pratica alternativa. Bene.

Il mio problema è che non ho trovato alcuna intervista o documento supportato da documentazione scientifica. Voglio dire: continuo a ripetere che la chemio fa male e che le cure sono troppo invasive, che non ci si deve vaccinare, che sono guarita dal cancro con una pratica di medicina alternativa e poi.... non mostro alcun referto prima e dopo, quanto era critica la situazione prima di guarire ecc.??

Ma stiamo parlando di una situazione vera o di una condizione surreale e mistica? Perchè a mio parere non ci vuole nulla a portare finalmente in auge alcune terapie alternative ed affondare la medicina tradizionale in casi come questi, se veri, ovviamente. Qualche documento delle visite, referti medici, pratica seguita e risvolti successivi. Tutto alla luce del sole, meglio di così. Se questo non accade, secondo il mio modesto parere, non vedo una situazione tanto diversa dalle solite cialtronerie.

Quindi, se qualcuno ha la documentazione sotto mano che contraddice quello che penso ed evidenzia la veridicità di quanto affermato dalla ex-presentatrice chiedo gentilmente di segnalarmela.

Aggiungo una cosa: "sponsorizzare" queste cose con testimonianze private non surrogate da prove (e numerose, per favore) che quanto affermato corrisponda alla realtà dei fatti è, a mio avviso, da sconsiderati, incoscienti e per nulla intelligenti. Molta gente, infatti, facilmente influenzabile potrebbe seguire l'esempio senza alcun supporto e rischiare di morire anche laddove la medicina avrebbe invece potuto intervenire con successo. A questo riguardo faccio presente un altro caso che, purtroppo, è finito male, molto male:

"Farah Fawcett , medicina alternativa per il tumore all'ano

| Altro
A cura de Il Pensiero Scientifico Editore: 09/10/2007 / 12.00:00
 
La celebre attrice Farrah Fawcett ha deciso di ricorrere alla medicina alternativa e abbandonare le terapie convenzionali dopo che il suo tumore all’ano - diagnosticato nel 2006 - ha sviluppato una recidiva. La Fawcett è partita per una località segreta della Germania dove intende sottoporsi a una ancora misteriosa ma pare costosissima terapia alternativa. La notizia arriva dal National Enquirer.
 
“Direi a un paziente che sta considerando l’idea di rivolgersi alla medicina alternativa che così firma la sua condanna a morte”, va giù duro Barrie Cassileth, direttore dell’Integrative Medicine Department del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center. "Gli direi che sta perdendo tempo, tempo che potrebbe usare in altro modo, per esempio stando con la sua famiglia”. Sembrano appelli particolarmente adatti al caso della Fawcett, che a quanto riportano i mezzi d’informazione è stata colpita da una forma tumorale che viene guarita completamente dalle terapie convenzionali nel 30-60 per cento dei casi.
 
“L’espressione ‘medicina alternativa’ può voler significare qualsiasi cosa uno voglia che significhi, a seconda della comodità”, spiega Stephen Barrett, uno psichiatra che dirige quackwatch.com, un portale che si occupa di frodi in Medicina.
 
"Credo sia nella natura umana”, aggiunge Len Lichentheld, vicedirettore medico dell’American Cancer Society. "Vogliamo sempre credere che ci sia ‘qualcos’altro’, e così la gente diventa vulnerabile a chi sostiene di avere rimedi più efficaci di quelli ufficiali. So perfettamente che esistono tante persone che sostengono di essere state guarite, ma se si vanno a verificare i dati, se si controlla, si scopre che la realtà è ben diversa. Ciononostante, sono ancora tanti quelli che si rivolgono per un ultimo tentativo alla cosiddetta medicina alternativa, spendendo di solito una barca di soldi”.
 
Frank Cousineau, fondatore e presidente della Cancer Control Society, un’associazione che si occupa di diffondere il sapere sulle terapie alternative e nutrizionali, nonostante non sia medico, afferma: “Solo perché una terapia non è approvata ufficialmente, non vuol dire che non funzioni”.  Certo. Ma non vuol dire nemmeno che funzioni.
 
Fonte: Orac. Farrah Fawcett turns to alternative medicine for anal cancer. Respectful Insolence 8/10/2007."

  "...Costosissima terapia alternativa....morte...sofferenza...."

Meditate, gente, meditate...


Arrivederci al prossimo ossessionato.

mercoledì, febbraio 23, 2011

Giuditta: complottista in malafede?

Ieri sono intervenuto con un commento ad un articolo di Giuditta (http://tuttouno.blogspot.com/2011/02/nuova-ricerca-mostra-che-i-vaccini.html); essendo un commentino appena lievemente sarcastico ma nulla di più in termini di contenuto il nostro complottista di bassa lega mi ha risposto, provando a stupirmi raccontandomi che le prove giornalistiche del tutto sono nelle sue mani. Ecco. Allora ho mandato un nuovo messaggio che, ovviamente, Giuditta si è guardata bene dal pubblicare, chissà perché. In ogni caso, io lo posto qui sotto, così lo si legge di qua, se non si può leggerlo di là, eheh. Prima però il piccolo scambio di battute anticipatorio, così non lo dovete andare a vedere sulla sua discarica:

BloggerDispenser ha detto...
Ottimo articolo, corredato da prove inconfutabili. Sopratutto uno studio di questi giorni, finalmente qualcosa di nuovo.

Poi, l'intervento del Vanoli è illuminante, niente da dire...
22 febbraio 2011 10:31
Elimina
BloggerGiuditta ha detto...
@ Dispenser ho letto la tua opinione su questo articolo sul tuo blog.
Complimenti non hai scritto una sola volta la parola cialtrone! Devo però avvertirti che ho tra le mani un'inchiesta fatta da un giornalista francese presso numerosissime farmacie francesi, per il momento non ho il tempo di tradurla. L'intervista è stata registrata e risulta che in Francia non si trova una sola dose di vaccino senza thiomersal. Per vaccinare i loro pargoli i francesi sono costretti a comprare vaccini multidose, che ne contengono come tu stesso sai e scrivi.
22 febbraio 2011 16:08


Ci torno dopo, nel frattempo metto il mio successivo commento mai pubblicato:

"Cara Giuditta, come hai detto tu io non ho scritto cialtrone nel mio articolo perchè mi tengo quasi sempre il beneficio del dubbio sul fatto che una persona sia in malafede o meno.

In merito alla tua risposta:

1) un vaccino se non si trova lo si ordina e per legge (per legge!) non te lo possono impedire. Chiaro? Io in Italia, nonostante NON ci sia il problema al quale tu fai riferimento, non volendo fare ai miei due maschi il vaccino anti rosolia, più indicato per le femmine, ho ordinato all'estero (svizzera) il vaccino singolo per la parotite e quello singolo per il morbillo (che molti di voi, Vanoli compreso, sostengono faccia chissà cosa!!) e in due gg l'ho ricevuto a casa dal corriere, custrodito come si deve. Un salto dalla pediatra e tutto fatto. Compreso? Anche in Francia, che non è certo l'Iran o nel terzo mondo, volendo, si può tranquillamente fare così per qualsiasi vaccino.

2) se vuoi continuare a non essere chiamato cialtrone devi arrenderti a fare informazione seria. per seria intendo dire che di fianco agli studi che citi (tra l'altro nemmeno tanto recenti) devi mettere anche migliaia di altri studi che non sono proprio d'accordo (un piccolo riferimento ai link è sufficiente). E anche tutte le tabelle effettive che mostrano l'incremento degli autistici anche laddove si vaccina di meno, si è tolto il mercurio ecc. Se non lo fai torno al discorso di cui sopra e allora sei in malafede, motivo per cui comincio a pensare di aver sbagliato a non darti del cialtrone.

3) se il problema sul quale insisti (insistete) è il mercurio allora smettila di condannare i vaccini in quanto tali, se no continui a smentirti un attimo dopo che hai scritto la tua.

4) mi dispiace per te ma il sig. Vanoli si è reso ridicolo in tantissime situazione talmente stupide da essere l'ultimo degli ultimi a poter essere preso in considerazione per argomenti come questo. Anzi, è proprio da evitare, anche per gli antivaccinisti più incalliti, dal momento che è talmente attaccabile e sbufalabile su talmente tanti punti che porta solo danno anche a voi! E non mi dire che non sai certe cose, altrimenti mi porti ancora a pensare alla tua malafede.

Grazie comunque per aver pubblicato il mio commento, di solito sui blog dei complottisti appaiono solo quelli che servono a darsi uno con l'altro pacche sulle spalle, I ragionamenti diversi sono banditi, a differenza di quello che uso fare io col mio, di blog.

Saluti. 

PS: stai parlando di medicina, non di noccioline. Rispetto per i potenziali malati che hanno bisogno di una chiara visione d'insieme, non di incompetenti pareri buttati lì quando uno si alza con il piede sbagliato. Serietà, almeno, se manca la competenza!"


Torno ora alla prima risposta di Giuditta e commento.
 


Dunque, secondo Giuditta in Francia tutti i vaccini reperibili conterrebbero il thimerosal ed i poveri francesi, per vaccinare i loro figlioli, sarebbero costretti a comprare vaccini multidose che lo contengono perché altro non si trova. “Come tu sai e scrivi”, mi dice Giuditta. Bene. 

Intanto non mi ha risposto sul fatto che lei/lui e i suoi amichetti antivaccinisti si impuntano sulla dannosità dei vaccini quando “come loro stessi sanno e scrivono”, per usare parole del complottista da strapazzo in oggetto, è il thimerosal a creare problemi (e se lo dicono loro c’è da esserne certi, soprattutto se a confermarlo è il buon Vanoli, quello che non si è accorto che lo pigliavano per i fondelli facendogli credere che la normale acqua era un potente veleno inserito nei vaccini, ROTFL). Allora, Giuditta, è il thimerosal a creare problemi o no??. E quali sono i vaccini per bambini che lo contengono, per favore?

Niente, tutto tace, ovviamente…

Allora passo all’argomento successivo: in Francia, come dice Giuditta, non esistono vaccini disponibili ai genitori senza la sostanza incriminata. Ma devo credere a lei? Nooo, assolutamente: Giuditta ha in serbo una validissima documentazione giornalistica che lo proverebbe. Bene, attendo, ovviamente con ansia.
Intanto ho fatto una piccola verifica e qui ho trovato notizie interessanti sui vaccini usati in Francia (non solo quelli per i bimbi): 


Ne linko due a caso, il resto ve li trovate voi:

Varicella


Influenza


trovato tracce di thimerosal? Ma come, Giuditta, non hai detto che non c’era verso di trovare vaccini senza questa dannosissima sostanza e c’erano pure le prove? Ma la tua giornalista dov’è andata a cercare i vaccini, nelle farmacie della repubblica delle banane? Perché lì, sai Giuditta, si curano tutti con banane e olio di banane e spremuta di banane e purea di banane, sarebbe il tuo/vostro paradiso in terra. Perché non fate le valigie e ci andate tutti quanti??

Ma forse mi sono sbagliato e quelli erano gli unici due. Una svista da parte di Giuditta e della giornalista affidabilissima, senza dubbio. Vediamo, dunque,un altro a caso:

Pneumococco


Porca miseria…. Anche qui nessuna traccia di thimerosal!! Che roba oh, quante stranezze…

Un altro, dai.

Morbillo, rosolia, parotite (secondo gli ignoranti un mix mortale, ROTFL):


Ora basta, sul serio, gli altri verificateli voi stessi.

Aggiungo questo link:


che mostra come già dal 2000 (11 anni fa, alla faccia della serietà di informazione di giuditta & c.) in Francia erano disponibili vaccini con e senza thimerosal, cosicché chi voleva aveva pure la libertà di scegliere già parecchio tempo fa!

In ultimo, come se non bastasse quanto già riportato per mettere in evidenza la malafede di Giuditta (e probabilmente, a questo punto e secondo il mio modestissimo parere, un suo probabile interesse nella faccenda!), faccio notare come la lista dei vaccini con la sostanza incriminata, in Francia, sia limitata e facilmente reperibile al link

Il sunto:

Contengono Thimerosal :
Engerix B (hépatite B) Engerix B (epatite B)
Fluarix (grippe)
Fluarix (influenza)
Fluvirine (grippe)
Fluvirin (influenza)
Influvac (grippe)
Influvac (influenza)
Pandemrix (grippe A-H1N1 2009)
Pandemrix (Influenza A H1N1-2009)
Panenza (grippe A-H1N1 2009)
Panenza (Influenza A H1N1-2009)
Spirolept (leptospirose)
Spirolept (leptospirosi)
Twinrix (hépatite A, hépatite B)
Twinrix (epatite A, epatite B) 

Non vi piace il thimerosal? Scegliete altri vaccini ma, mi raccomando, non date retta ai cialtroni (ebbene si cara Giuditta, ora te lo meriti a pieni voti, il titolo) in malafede, ignoranti e totalmente disinteressati alla salute delle persone che li leggono.

Giuditta:
-         ennesima prova che sei in malafede
-         ennesima prova che menti
-         ennesima prova che fai rischiare grosso a chi ingenuamente ti crede
-         ennesima prova che non ti fai scrupoli
-         ennesima prova che non provi rimorso nonostante le fandonie che racconti
-         ennesima prova che per sbugiardarti ci vuole anche meno di quanto serva per sbufalare il Penna (meno di 30 secondi!)
-         ennesima prova che il mondo senza di te/voi sarebbe un posto nettamente migliore

Tutte mie opinioni, ovviamente, ma a breve pubblicherò stralci di qualche email dei tuoi lettori,  almeno alcuni,  indirizzate a me dopo aver letto alcuni articoli che si riferivano al tuo blog, che probabilmente stanno capendo qualcosa di chi/come sei, finalmente.

Arrivederci al prossimo ossessionato

Corrado Penna insiste: nuova gara a chi fa prima a sbugiardarlo (tempo medio 30/40 secondi)

Solito blog, solita prova della malafede di una persona ormai tristemente nota come il fisico meno fisico d'Italia: 
http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/02/lo-scoppio-di-epidemie-prova-che-il.html

 

mercoledì 16 febbraio 2011

Lo scoppio di epidemie prova che il vaccino per la pertosse non funziona

Traduzione dell'articolo  Outbreaks Proof That Whooping Cough Vaccines Don’t Work dellla dottoressa Sherri Tenpenny, pubblicato l'11 Gennaio 2011 sul sito http://www.newswithviews.com


Lo scoppio di epidemie prova che il vaccino per la pertosse non funziona

Quando l'immunità (ovvero la vaccinazione) fallisce - servizio dell'emittente statunitense KPBS dell'Università statale di San Diego
La scorsa estate diversi giornali in tutto il Nord America hanno riferito di un’epidemia di pertosse scoppiata in California e causata dal batterio Bordetella pertussis, che secondo le previsioni dei funzionari del ministero della sanità si sarebbe diffusa in tutto il paese.

Dal gennaio 2010 fino alla fine di novembre, un epidemiologo dello stato della California ha riferito di 2.625 casi di pertosse, di cui dieci fatali nei bambini, mentre il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) ha riportato 18.586 casi in tutti gli Stati Uniti. [1] In questi resoconti si è avanzata l'ipotesi che le epidemie siano state causate dall’ampio numero di bambini non vaccinati in tutto il paese. Tuttavia, ciò che queste relazioni hanno omesso di menzionare è che la maggior parte di bambini che hanno contratto la pertosse erano stati vaccinati contro questa malattia. 

In risposta a queste epidemie, lo stato della California ha varato una legge nel settembre del 2010. La nuova legge aveva come obiettivo i bambini dalla settima alla dodicesima classe [grosso modo corrispondenti ai nostri ragazzi che frequentano le scuole medie e le superiori - N.d.T.]. A partire dall'anno scolastico 2012-2013, è stato detto ai genitori che gli alunni che si iscrivono alla settima classe dovranno fornire prova dell'avvenuta vaccinazione.

 
Tutto ciò ha creato un po' di confusione dal momento che la legge della California permette la possibilità di avvalersi di esenzioni dovute a credenze personali (PBE) [
personal belief exemptions], che danno ai genitori il diritto di rifiutare i vaccini. [3]

Secondo i dati del 2009, circa 175 scuole hanno avuto percentuali di PBE del 20 per cento o più. Poche scuole hanno avuto percentuali di esenzione oltre il 70 per cento. [4]

Mentre questo può sembrare allarmante per qualcuno, i funzionari stimano che la percentuale totale di casi di PBE in tutto lo stato è intorno al 2 per cento, approssimativamente 7.200 scolari. I funzionari credono che sia necessari una percentuale di vaccinati di almeno il 93 
per cento per assicurare la cosiddetta immunità di gregge contro la pertosse. Allora con il 98 per cento dei bambini della California che ricevono tutti i vaccini raccomandati dal CDC, l'immunità di gregge dovrebbe essere assicurata, e non è logico incolpare le persone non vaccinate dello scoppio dell'epidemia.
Pertosse in bambini vaccinati - lo studio mostra che i bambini vaccinati spesso pur non manifestando sintomi, sono lo stesso infettati e possono diffondere la malattia; a volte manifestano sintomi differenti, meno intensi, ma che durano per molte settimane. E l'immunità di gregge?

Il fallimento dei vaccini 
Le pressioni affinché bambini e ragazzi di ogni età e persino i membri adulti delle loro famiglie ricevano il vaccino DTP [difterite tetano e pertosse] è sicuramente discutibile quando si guarda un campione di casi ben documentati di fallimento dei vaccini in comunità con un grande numero di casi di pertosse. Nel 1996, una epidemia diffusa in tutta la nazione si è verificata nel Vermont, uno stato dove le percentuali di vaccinazione erano tra le più alte di tutti gli Stati Uniti. Di questi bambini, tra i 19 ed i 35 mesi di età che hanno contratto la pertosse, il 97 percento aveva ricevuto tutte le dosi raccomandate dei vaccini DPT.
Nel 2006, il British Medical Journal ha riportato in un suo studio che una notevole percentuale dei bambini in età scolastica che sono stati immunizzati e che hanno una tosse persistente potrebbero avere avuto una recente infezione da Bordetella pertussis. Harnden ed i suoi colleghi hanno studiato 172 bambini tra i 5 ed i 16 anni che avevano continuato a tossire per due settimane o più. In 64 di questi bambini è stata trovata l'evidenza sierologica di una recente infezione da pertosse, e 55 di questi bambini erano stati completamente vaccinati. Essi hanno affermato quindi che “Fare una sicura diagnosi di pertosse può rassicurare i genitori e prevenire l'utilizzo di indagini e trattamenti inadeguati.” [5]

Più recentemente, il quotidiano The Star-Ledger dell’11 Febbraio 2009, riferisce di un’epidemia di pertosse che ha colpito 21 bambini completamente vaccinati nella Contea di Hunterdon, New Jersey. [6] Anche in Canada, un’epidemia di pertosse confermata da un laboratorio epidemiologico, si è diffusa tra bambini in età prescolare a Toronto dove più del 90 % dei bambini erano aggiornati con i richiami per l’immunizzazione contro la pertosse. [7]

Epidemia di pertosse atipica in bambini vaccinati in età pre-scolare - dal sito scientifico governativo pubmed.gov
L’istituto per la sorveglianza (Watchdog Institute), un centro giornalistico investigativo con sede a San Diego, ha recentemente collaborato con la stazione televisiva locale di San Diego, KPBS, per ricercare l’effettivo numero di famiglie affette da epidemia di pertosse al fine di determinare quanti bambini erano stati regolarmente vaccinati contro la malattia. L’indagine, durata quattro mesi, è culminata nella divulgazione di un documentario il 16 dicembre del 2010. Lo studio ha rivelato quanto segue: nelle nove contee più colpite della California, dal 44 all’ 83 % di coloro i quali hanno contratto l’infezione erano stati interamente vaccinati. In Ohio e Texas, due stati che avevano il primato nel numero dei casi di pertosse, rispettivamente il 75 % ed il 67,5 % erano stati vaccinati. [8]
Il Dottor Fritz Mooi, un autorevole e rispettato scienziato olandese che ha studiato le mutazioni del batterio della pertosse per 15 anni, afferma che un ceppo più virulento del batterio è la causa delle recenti epidemie. Mooi sostiene che l’associazione internazionale, Iniziativa Globale per la Pertosse (Global Pertussis Initiative), ha ignorato la sua teoria circa un nuovo, più tossico, ceppo del batterio della malattia. “Semplicemente non vogliono sentire”, ha detto. “Hanno mantenuto questa informazione fuori dai loro articoli, e questo è una sorta di censura.” Molti soldi sono stati investiti negli attuali vaccini, ha aggiunto Mooi, e se egli ha ragione in merito a questo nuovo ceppo, allora ci sarebbe bisogno di sviluppare un nuovo e differente vaccino. [9]

Conflitti di interessi
L’istituto per la sorveglianza (Watchdog Institute) e KPBS hanno inoltre scoperto che i due produttori leader globali dei vaccini contro la pertosse, Sanofi Pasteur e GlaxoSmith Kline, hanno entrambi finanziato gruppi di esperti che raccomandano la politica dei vaccini alle varie agenzie governative. Sanofi Pasteur finanzia il gruppo più influente, l’Iniziativa Globale per la Pertosse (Global Pertussis Initiative), che è composto da 35 esperti medici provenienti da 16 paesi diversi. L’istituto per la sorveglianza e KPBS ha scoperto che 24 membri del gruppo di sorveglianza hanno ricevuto finanziamenti da Sanofi Pasteur, dalla sua casa madre Sanofi-Aventis, e/o da GlaxoSmithKline (GSK). [10]
Il CDC cita l’Iniziativa Globale per la Pertosse nelle sue pubblicazioni e l’Organizzazione Mondiale della Sanità conta quattro membri dell’Iniziativa nel loro comitato consultivo per il vaccino della pertosse. Questo conflitto di interessi si traduce nella spesa di milioni da parte dei paesi per un vaccino contro la pertosse che ha una lunga e documentata storia di mancata protezione, con le case produttrici riluttanti a spendere anche una minima parte dei loro lauti ricavi nella ricerca e studio di nuovi ceppi emergenti di pertosse.

Globalmente, i vaccini erano un’industria da 22 miliardi di dollari lo scorso anno, ma secondo una recente previsione le vendite dovrebbero raggiungere i 34 miliardi di dollari entro il 2012. Solo nello stato della California, i dipartimenti della salute hanno speso 207 milioni di dollari per i vaccini contro la pertosse dal 2007, con una cifra esorbitante di 59,6 milioni spesi nel solo 2010. [11]

I vaccinati come un vettore silente
L’ìimmunità alla pertosse indotta dei vaccini viene misurata attraverso un esame del sangue, chiamato titer test, il quale misura la presenza di specifici anticorpi che vengono ritenuti essere difensivi nei confronti della malattia. E’ inoltre riconosciuto che questi anticorpi diminuiscono col tempo. L’incidenza dell’infezione da Bordetella pertussis negli adolescenti e negli adulti appare essere approssimativamente dell’uno per cento all’anno. Tale infezione viene più probabilmente definita pertosse, tra le varie tossi stagionali, se dura più di ventuno giorni. Funzionari medici ritengono che le infezioni negli adolescenti, causate da “immunità decrescente”, siano all’origine della trasmissione del batterio nella comunità, particolarmente per giovani bambini.

Come risultato sono stati sviluppati e autorizzati per l’uso negli Stati Uniti nuovi vaccini, come ad esempio Boostrix, per bambini da 11 a 18 anni di età, e Adacel, per adulti da 19 a 64 anni di età. [12] I funzionari per la salute pubblica sperano così che attraverso la vaccinazione di adolescenti e adulti ci saranno, complessivamente, meno casi di pertosse.

Ciononostante, i vaccini contenenti il batterio B. Pertussis sembrano avere un effetto irrilevante sull’incidenza assoluta dell’infezione. Invece di concentrarsi sulla paura della pertosse, sarebbe altresì ovvio nonchè imperativo concentrarsi sul naturale rafforzamento del sistema immunitario e sull’utilità e la diffusione di semplici misure di salute pubblica. Piccoli aiuti alla salute personale e collettiva quali il lavaggio delle mani, un buon riposo di otto ore per notte, l’integrazione di vitamina C ed il mantenimento di un alto livello nel sangue di vitamina D sono un fondamento basilare nella prevenzione di tutte le malattie infettive, pertosse inclusa. Evidentemente, i funzionari per la pubblica salute avrebbero bisogno di abbracciare questi metodi non velenosi e non invasivi piuttosto che iniezioni inutili che possono causare seri danni a breve e lungo termine.
 
Fine

Il vaccino non funziona? Quindi negli ultimi anni al crescere dei vaccinati non saranno diminuiti certamente i casi di pertosse, vero sig. Penna? Vediamo subito:
 
 
"pertosse
 
Aspetti epidemiologici In Italia
Sono disponibili i dati epidemiologici sui casi di pertosse in Italia dal 1996 al 2006.

L’andamento mostra un picco di quasi 7 mila casi riportati nel 1998. A partire dalla fine degli anni Novanta, il trend vede una diminuzione del numero dei casi, fino al minimo rappresentato dagli 802 casi identificati nel 2005.

Pertosse in Italia
Andamento del numero dei casi di pertosse in Italia dal 1996 al 2006
(fonte: ministero della Salute)

Anno
M
F
n.i.
Totale
1996
1808
2066
21
3895
1997
1600
1747
17
3364
1998
3252
3724
5
6981
1999
1732
2062
3
3797
2000
1222
1318
3
2543
2001
831
973
1
1805
2002
1202
1366
8
2576
2003
565
709
4
1278
2004
630
708
5
1343
2005
352
447
3
802
2006
409
426
1
836
2007
288
288
0
576
 
Casi di pertosse in Italia dal 1996 al 2007, divisi per sesso. I dati del 2007 sono da considerarsi provvisori.


Nel mondo
Incidenza della pertosse nel mondo (casi riportati, 1980-2005).


Africa
America
Mediterraneo orientale
Europa
Sudest asiatico
Pacifico occidentale
Totale
1980
367.961
123.763
171.631
90.546
399.310
829.173
1.982.384
1990
89.515
38.009
27.437
129.735
156.028
35.653
476.377
1996
35.382
17.901
2.823
54.745
22.479
8.009
141.339
1997
12.101
16.496
3.210
67.307
41.940
25.953
167.007
1998
38.961
23.375
4.367
56.317
46.666
15.875
185.561
1999
11.066
22.089
2.840
48.897
12.776
17.947
115.615
2000
52.008
18.144
2.112
53.675
34.930
25.282
186.151
2001
50.386
12.811
4.257
31.084
37.813
32.182
168.533
2002
19.452
15.162
2.650
25.176
43.250
30.682
136.372
2003
16.418
12.756
1.161
25.530
39.371
11.348
106.584
2004
26.335
26.194
81.987
42.220
39.002
21.106
236.844
2005
22.139
8.747
5.164
26.425
37.764
21.560
121.799

Casi riportati, per anno e per regioni dell’Oms."

Fine

Quindi, che dire? Che Corrado Penna può essere considerato solo in due modi:

1) un povero ignorante che si beve ogni stupidaggine che gli propinano 

2) una persona in malafede che ha qualche interesse a pubblicare alcune cose omettendone altre.

Arrivederci al prossimo ossessionato (come dissi già in passato: che qualche volta me ne capiti pure uno in buonafede, santiddio!!).